23 set 2020

 

… e creare un lavoro partendo dalle proprie passioni

 

Sulla soglia dei Cinquant’anni so che il mercato del lavoro è cambiato e senza neppure guardare le statistiche, analisi e studi sul problema conosco sulla mia pelle che avvicinarsi ai 50 anni vuol dire non essere più appetibile per il mercato del lavoro.

 

“Perdere il lavoro alla mia età è un trauma. Un giorno sei un dirigente apprezzato da colleghi e superiori, pensi che la crescita professionale sia tutto, e poi ti ritrovi in un’azienda in crisi che si libera dei costi, ossia di te …”

 

In pratica si vive nell’età di mezzo: troppo giovane per andare in pensione e troppo vecchio per fare la gavetta e ricominciare da zero

il problema della ristorazione italiana

“Al di là delle colpe e del momento di sconforto ho iniziato a fare una riflessione a 360° sulla mia vita professionale e privata … ”

 

A mente fredda la nebbia in testa si è diradata ed è apparsa un’opportunità: realizzare una start up di un’impresa che coniugasse vent’anni di crescita professionale con le proprie passioni!

 

“Usando la mia esperienza ho iniziato a studiare il mercato della mia passione: il buon cibo, la cucina, il food, le ricette, ecc. Nel frattempo, ho trovato tra i miei ex colleghi e amici, non a caso anch’essi intorno ai 50 anni, altri professionisti con la mia stessa passione, e gli ho proposto di passare all’azione …”

 

fai come loro! Entra nel _Club dei produttori

 

Nasce, così, Borass Srl una Start-Up innovativa che si occupa dello sviluppo, della produzione e della commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico per l’area Food&Beverage.

 

“Io e la mia squadra abbiamo da subito cercato di ribaltare tre punti che da anni pensavamo fossero assurdi per un Paese che nei fatti dovrebbe essere il primo al modo per cultura eno gastronomica:”

 

  1. L’Italia è definita sottosviluppata nel Digitale (L’indice Digitale Europeo pone l’Italia al 24° posto su 28 nella classifica degli Stati membri dell’Unione)
  2. Le eccellenze italiane nel food & beverage sono sotto l’attacco di Multinazionali e GDO, col rischio di passare da una produzione di qualità ad una produzione di quantità, ridimensionando il marchio Made in Italy”
  3. Il mondo dei foodie, battezzanti da noi FighterChef, è chiuso dal limite fisico delle innumerevoli trasmissioni TV di cucina e da Algoritmi dei Social che hanno il solo obiettivo di incrementare il proprio business a discapito della bravura, al grido: Se non stai pagando per un prodotto, allora il prodotto dei tu …

 

L’obiettivo è risolvere tre problemi grazie all’interazione dei nostri portali: Fight Eat Club, Club dei Produttori e Professione Food. Infatti, il nostro modello di business in sintesi è un processo innovativo in cui vincono tutti:

 

Fight Eat Club è il primo portale di Sfide On Line tra Cuochi Amatoriali, i quali per vincere premi ed ottenere visibilità su Professione Food realizzano contenuti video sul tema Food, li #CONDIVIDONO per ottenere visualizzazioni e voti che gli permettono di ottenere collaborazioni retribuite, inoltre per partecipare ai Contest acquistano i prodotti enogastronomici delle aziende associate al Club dei Produttori. Quest’ultime aderendo ad un innovativo strumento di Programmatic Advertising ottengono la vendita dei propri prodotti on line, l’incremento della propria visibilità social, e continuativi contenuti video a tema Food per il web creati dalla nostra community di cuochi amatoriali, aspiranti professionisti, chef, ecc.

 

Processo Innovativo di Borass Srl

 

 

Deve essere una soluzione rientrare nel mercato del lavoro mettendosi in proprio, ma l’esperienza, la capacità di analisi, la passione non sono sufficienti per chi è giovane, figuriamoci per chi ha 50 anni.

 

Il Sistema-Paese per le Start Up, ma un po’ per tutto il mondo dell’imprese, è ancora indietro rispetto al resto del mondo. La percentuale di imprese che chiude è ancora elevata e il saldo è negativo rispetto a quelle che aprono.

Le difficoltà sono le solite: burocrazia, finanziamenti, tecnologia.

 

“ Viviamo su un’onda, alti e bassi che solo grazie alla nostra esperienza siamo riusciti a gestire.

Un giorno ad un convegno per le Start Up mi hanno scambiato per uno dei relatori, è stato divertente vedere l’imbarazzo dello staff dell’organizzazione dovermi accompagnare in sala tra le centinaia di ventenni.”

 

La burocrazia è forse il problema più spinoso, perché si tratta di un cambio culturale che al momento non si vede in Italia.

 

“Abbiamo vinto diversi bandi, ma per ognuno di essi abbiamo impegnato tempo e risorse distratte al business. Per esempio, solo per Smart & Start di Invitalia siamo stati impegnati quasi 10 mesi e, pur ottenendo oltre 200 mila euro di finanziamento, ad oggi i cavilli burocratici ci bloccano in un limbo simile ad una perenne chimera”

 

Anche in questo caso non ci siamo persi d’animo. Abbiamo attivato un percorso per trovare Fondi e Investitori in Equity: stiamo bussando alle porte di Venture Capital (principalmente esteri), Private Equity (Investitori e new Partner), e attivato una raccolta Crowdfunding su GoFoundMe – per trovare Sostenitori in modo da inserire gratuitamente i produttori italiani nel circuito.

 

“Ripartire a 50 anni, inventare un business partendo dal cuore, dalle passioni di una vita, usando la propria esperienza, è una sfida che voglio vincere per me e per le tante persone come me. Nessuno dovrebbe sentirsi finito e inutile, non possiamo sparire per uno 0,001% di recupero margine di una multinazionale.”

 

 

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